Ultimi Neanderthal e l’arrivo dell’Uomo moderno in Europa: una storia scandita dai vulcani

Vulcanologi e geoarcheologi del Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa, del IGAG-CNR di Roma ed archeologi dell’Università di Siena hanno pubblicato un lavoro sulla prestigiosa rivista  "Quaternary Science Reviews" - (Zanchetta G., Giaccio B., Bini M., Sarti L. 2018. Tephrostratigraphy of Grotta del Cavallo, Southern Italy: insights on the chronology of Middle to Upper Palaeolithic transition in the Mediterranean. Quaternary Science Reviews, 182, 65-77).

La questione della scomparsa dei Neanderthal e l’arrivo delle nuove popolazioni moderne di sapiens in Europa è uno tra gli argomenti più dibattuti e controversi della paletnologia e paleoantropologia moderna. Molto di questo dibattito, e le sue polemiche, sono in gran parte dovute alla scarsità di resti umani associati alle industrie litiche di questo periodo di transizione e alla difficoltà di datare con buona accuratezza questi livelli archeologici, che si collocano in un periodo di tempo (tra i 45 e i 35 mila anni fa) al limite del metodo di datazione del radiocarbonio.

 L’Italia meridionale, con le numerose grotte contenenti resti archeologici di questo periodo, ha da sempre giocato un ruolo chiave all’interno di questa discussione scientifica. Adesso, grazie ad un lavoro in collaborazione tra vulcanologi e geoarcheologi del Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa, del IGAG-CNR di Roma ed archeologi dell’Università di Siena è possibile chiarire la cronologia di questa importante fase nella storia del popolamento umano dell’Europa. Il minuzioso scavo della Grotta del Cavallo (Lecce), una delle grotte contenenti la più completa stratigrafia di questo periodo, ha permesso l’individuazione di alcuni livelli vulcanici lo studio dei quali ha permesso la loro correlazione con eruzioni esplosive ben note e ben datate. Le eruzioni riconosciute hanno disperso le ceneri vulcaniche su vasti areali e all’interno di archivi sedimentari diversi. Questo, non solo ha permesso di datare in modo accurato i livelli archeologici, ma ha anche permesso di correlare in modo estremamente dettagliato, per la prima volta, archivi climatici e archivi archeologici, unendo informazioni di tipo diverso che meglio fanno comprendere le relazioni tra lo sviluppo di varie “culture” e l’ambiente circostante. Questo lavoro è stato pubblicato sull’ultimo numero della prestigiosa rivista Quaternary Science Reviews all’inizio di gennaio (Zanchetta G., Giaccio B., Bini M., Sarti L. 2018. Tephrostratigraphy of Grotta del Cavallo, Southern Italy: insights on the chronology of Middle to Upper Palaeolithic transition in the Mediterranean. Quaternary Science Reviews, 182, 65-77).