Campiglia Marittima “…un museo geologico a cielo aperto!” 31 maggio-1 giugno 2022

Grazie alle disposizioni governative legate all’emergenza Covid, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa ha potuto riattivare le giornate dedicate al Piano Lauree Scientifiche (PLS) attraverso l’escursione -Campiglia Marittima e Termine Rosso “…un museo (geologico) a cielo aperto!” - rivolta agli studenti del I a.a. della Laurea Triennale in Scienze Geologiche. 

L’escursione si è svolta nei giorni 31 maggio e 1 giugno presso Campiglia Marittima (LI), un territorio che offre la possibilità di “vedere”, “toccare con mano” e “discutere” oltre 200 milioni di anni di storia geologica del nostro pianeta. Queste peculiarità geologiche erano già ben chiare a Bernardino Lotti che nel 1877 parlando del Campigliese e dell’Isola d’Elba li definisce come “grandiosi musei mineralogici naturali...”. Il titolo stesso dell’escursione prende spunto da questo illustre ingegnere e geologo. Vedere, toccare e discutere sono stati gli obiettivi di questa escursione e rappresentano la base per tutte le attività che gli studenti dovranno affrontare durante il loro corso di studi e, successivamente, nella carriera lavorativa. L’escursione ha permesso agli studenti iscritti al primo anno del corso di laurea in Scienze Geologiche di osservare alcuni tipi di rocce, minerali, fossili, strutture geologiche e forme carsiche nelle formazioni della Falda Toscana. Nel percorso pedonale tra Campiglia Marittima e Termine Rosso è stato possibile esaminare diversi litotipi sedimentari appartenenti alla Falda Toscana, classificandoli attraverso le conoscenze acquisite durante le lezioni dei corsi del primo anno accademico. In particolare, è stata data la possibilità agli studenti di seguire il percorso sulla base topografica, riconoscere le rocce nella loro variabilità e classificarle dal punto di vista sedimentario e litostratigrafico. Su alcuni affioramenti  di particolare interesse sono stati approfonditi gli aspetti paleontologici e tettonici: questa attività ha permesso agli studenti di familiarizzare con il linguaggio tecnico proprio di queste materie e di collegare l’aspetto teorico  delle materie geologiche studiate nel corso dell’anno con quello pratico dell’attività di campagna. Nell’ultimo tratto del percorso gli studenti hanno potuto osservare cave di medie dimensioni non ripristinate. Grazie alla sezione verticale offerta dalle cave hanno potuto osservare la porzione superficiale (epicarso) di un massiccio carbonatico carsificato e le relative implicazioni sull’idrologia dell’area. Il secondo giorno (1 giugno) gli studenti hanno visitato la Rocca medievale di San Silvestro (con Guida del Parco). La mattinata è proseguita con la visita alle cave a “fornello” di Monte Rombolo dove sono stati illustrati i principali usi del calcare; la panoramica offerta da Monte Rombolo ha permesso di trattare il magmatismo Mio-Pliocenico della Toscana e le ripercussioni che ha avuto sulle Georisorse del territorio  metalli, marmi, ecc. Con la visita pomeridiana alla miniera del Temperino è stato invece possibile osservare le rocce metamorfiche e gli skarn relativi all’interazione tra alcuni litotipi della Falda Toscana con le rocce magmatiche della Provincia Magmatica Toscana. Grazie ai numerosi studi che l’Università di Pisa  ha condotto presso questa miniera e all’intervento di una guida locale, è stata offerta agli studenti la possibilità di raccogliere e classificare le rocce e i minerali presenti nella discarica mineraria. La visita, inoltre, ha permesso di conoscere i processi che hanno contribuito alla loro formazione e di visitare un giacimento minerario che è stato sfruttato quasi ininterrottamente per oltre 2000 anni. Qui gli studenti hanno potuto interagire anche con il personale del Parco Archeominerario di San Silvestro che ci ha guidato nelle gallerie della miniera del Temperino approfondendo l’aspetto archeologico del sito. Organizzare e accompagnare gli studenti in questa escursione è stato, per noi accompagnatori, particolarmente motivante data l’emergenza sanitaria degli ultimi anni che ha profondamente limitato le attività di terreno e coesione tra gli studenti. Per loro, oltre ad essere stata una delle prime escursioni del loro percorso, è stata la prima occasione per stare insieme tra di loro oltre l’ambiente universitario. Noi accompagnatori siamo contenti di aver contribuito non solo ad avvicinare gli studenti al territorio e alla geologia, ma anche di avergli dato una preziosa occasione per incontrarsi e conoscersi. La risposta degli studenti a questa iniziativa è stata molto positiva, diluire l'escursione su due giorni ha permesso di vedere più cose e coinvolgere in maniera efficace gli studenti. Ci auguriamo che questa esperienza abbia dato coraggio a questi aspiranti geologi che non vedono l’ora di mettersi in gioco!

 IMGP0204 2            IMGP0219 2