Idrogeologia di un acquifero mineralizzato: dal bilancio alla modellazione numerica

Webinar 11 giugno ore 14 

Il corso di Laurea Magistrale di Scienze Ambientali e il Dipartimento di Scienze della Terra, con il patrocinio dell’Associazione Internazionale degli Idrogeologi - Sezione Italiana (IAH-Italy, http://www.iahitaly.it/)  presentano il webinar dal titolo:
"Idrogeologia di un acquifero mineralizzato: dal bilancio alla modellazione numerica"
tenuto da  Stefano Viaroli  Università degli Studi Roma Tre – Dipartimento di Scienze.

Abstract:
Lo studio e il monitoraggio degli acquiferi captati per uso potabile è fondamentale per comprendere le dinamiche sotterranee e valutare sia la vulnerabilità della falda agli agenti inquinanti sia il rischio di sovrasfruttamento. Queste considerazioni valgono anche per gli acquiferi mineralizzati che, date le loro peculiarità chimiche, organolettiche e terapeutiche, sono spesso oggetto di sfruttamento ad opera di società per imbottigliamento di acque minerali e attività balneo-terapiche.
La presenza e la formazione di acque mineralizzate è frutto di condizioni geologiche/idrogeologiche molto particolari e spesso molto complesse, la cui comprensione però è molto spesso limitata dalla scarsità di informazioni sulle dinamiche che avvengono in profondità nel sottosuolo.
Negli ultimi anni, le attività di ricerca del Laboratorio di Idrogeologia dell’Università degli Studi Roma Tre si sono concentrate, in collaborazione con l’Università della Campania Vanvitelli, nell’area del Vulcano di Roccamonfina e della Piana di Riardo dove si trovano le sorgenti di acqua minerale “Ferrarelle”. Da una revisione critica dei dati pregressi e tramite una massiccia raccolta dati in campo è stato possibile ridefinire il bilancio idrogeologico dell’acquifero. Dai risultati è emerso come il sistema sia più complesso rispetto a quanto ipotizzato in precedenti studi, con la possibilità di travasi sotterranei dalle limitrofe strutture carbonatiche. Questa ipotesi è difficilmente validabile da osservazioni di campo per cui è stato realizzato un modello di simulazione numerico basandosi su stratigrafie, dati termo pluviometrici e misure di livello piezometrico raccolti negli ultimi 30 anni nello stabilimento di imbottigliamento. I risultati hanno confermato il modello concettuale elaborato con il bilancio idrogeologico e hanno permesso di stimare con minore incertezza la quantità dell’afflusso dalle strutture carbonatiche. Questa ricarica aggiuntiva svolge anche il ruolo di mitigatore degli effetti delle variazioni climatiche durante il periodo analizzato.

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