"Dalla Plastica alla Plastica" - terzo incontro

Seminario, 5 dicembre - ore 14-16 Aula C

Giovedì 5 dicembre dalle 14 alle 16 in Aula C presso il Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria 53 nell'ambito del ciclo di incontri "Dalla Plastica alla Plastica", si terranno i seguenti seminari:

14.00-15.00 Dott.ssa Silvia Merlino (ISMAR-CNR)& Dott.ssa Roberta Giugliano: “Studio di assorbimento di inquinanti organici persistenti (POPs) da parte di “resin pellets” in polietilene e polipropilene”
15.00-16.00 Dott.ssa Daniela Ciccarelli (University of Pisa) & Dott. Alessio Mo : “Marine waste and Psammofite: A case study in the coastal sandy dunes of the Regional Park of Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli.”

Viene presentata una ricerca che ha coinvolto due istituti del CNR (ISMAR ed ICCOM), il Dipartimento di chimica e chimica industriale dell'Università di Pisa, l'INGV e l'Istituto Zooprofilattico della Liguria. Tale ricerca ha previsto, a partire da Febbraio 2019, lo studio dell'evoluzione della degradazione dei “resin pellets” (granuli di plastica vergine), dell'assorbimento di POPs, pesticidi e metalli pesanti al loro interno e, soprattutto, dei meccanismi di cinetica di assorbimento comparato, di pesticidi e POPs, nei mitili (Mytilus galloprovincialis) e in due diverse tipologie di “resin pellets”, polietilene (PE) e polipropilene (PP), al fine di capire se alcuni “pellets” possano essere usati come traccianti di inquinamento al posto dei mitili, che attualmente vengono usati per questo scopo. Verranno quindi presentati i primi risultati del nostro "Local Pellets Watch", condotto in diverse spiagge della costa Tirrenica e Ligure, e di un esperimento ”in situ” sulla cinetica di assorbimento dei suddetti inquinanti, parzialmente finanziato dal Ministero della Salute (progetto IZS-PLV 16/18 RC, "La chimica e la genomica: una strategia sinergica per l'individuazione dei contaminanti associati alle microplastiche negli alimenti"), che si sta svolgendo all'interno del Golfo di la Spezia.

 

Le aree costiere sono uno degli habitat più impattati al mondo ed i cambiamenti nel biota e nella biodiversità sono il risultato di un’eccessiva pressione su questi fragili ecosistemi. In aggiunta a numerose attività dannose, l’inquinamento e la gestione dei rifiuti sono considerati tra i più importanti problemi ambientali che affliggono le aree costiere. Le dune costiere in particolare sono molto vulnerabili e comprendono vari habitat di interesse comunitario ai sensi della “Direttiva Habitat” 92/43/CEE. Le spiagge sabbiose sono generalmente considerate zone importanti di accumulo di detriti flottanti che dopo lo spiaggiamento spesso vengono intrappolati dalla sabbia o spinti più lontano verso l’entroterra, dove la vegetazione psammofila stessa può essere influenzata e svolgere un ruolo di barriera. I fattori che determinano l’ammontare, il tipo e la distribuzione del cosiddetto “beach litter” sono complessi e sono relativi più che altro all’intervento umano e a variabili naturali.
In questo seminari si riportano i risultati di una studio volto ad analizzare la composizione, l’abbondanza e la distribuzione dei rifiuti a livello di tre siti dunali all’interno del parco regionale di Migliarino-San Rossore-Massaciuccoli in stagioni diverse, prima e dopo la stagione balneare. Si è cercato, inoltre, di verificare se la presenza dei rifiuti possa causare delle alterazioni nella copertura della vegetazione psammofila.