Lo studio dei composti organici per ricostruzioni paleoclimatiche e paleoambientali in archivi diversi (sedimenti lacustri e marini, ghiacci, carbonati di grotta) si è oggi affermato come fondamentale complemento dei dati proxy comunementi utilizzati per comprendere l’evoluzione climatica passata. In questo ambito esistono criticità e notevoli potenzialità di sviluppo futuro che rendono queste ricerche di punta all’interno della paleoclimatologia. Il Dipartimento di Scienze ambientali dell’Università di Venezia è leader mondiale nello studio dei composti organici in particolare all’interno di carote di ghiaccio e sedimenti lacustri. Il 6 luglio 2016 alle ore 12,00 in Aula C del Dipartimento di Scienze della Terra il Dr. Dario Battistel, dell’Università di Venezia terrà un seminario dal titolo: “The signals behind the stories. Some considerations from biomarker records in lake and ice cores.
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La Prof.ssa Caterina Morigi e la studentessa Viviana Maria Gamboa-Sojo sono attualmente imbarcate sulla nave da ricerca oceanografica tedesca Polastern. La missione si svolge nell’ambito del progetto internazionale BURSTER, Bottom cURrents in a STagnant EnviRonment, finanziato dal programma europeo EUROFLEET2. Durante la campagna oceanografica sono stati acquisiti dati sismici e oceanografici e sono stati raccolti campioni di sedimento e biologici nella fossa glaciale del Kveithola, a sud delle Svalbard. La R/V Polastern è partita da Bremerhaven (Germania) il 12 giugno; ha accolto 28 ricercatori, di cui 11 studenti e un Teacher at Sea, provenienti da 8 nazioni, e da 14 istituti di ricerca, arriverà il 23 giugno a Longyearbyen (Svalbard). La missione continuerà fino al 26 giugno presso l’Università delle Svalbard dove verrà redatto e inviato alla comunità europea il report di crociera.
Le fasi della crociera possono essere seguita sul blog: http://eurofleets2burster.blogspot.it
e sulla pagina facebook: https://www.facebook.com/eurofleets2burster2016/?fref=ts
La prima sessione dell'esame di stato di geologo per l'anno 2016 si svolgerà secondo il seguente calendario:
Prima prova scritta: 15 giugno ore 9.00 - aula E
Seconda prova scritta e prova pratica: 1 luglio ore 9.00 aula E
Prova orale: 19 luglio ore 9.00 saloncino riunioni
Il 15 Giugno 2016, ore 11, aula C Dipartimento di Scienze della Terra, Via S. Maria 53 è stato presentato il “Curriculum Climatologico” del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Ambientali
L’impatto sociale di discipline quali la Climatologia e la Meteorologia è enormemente cresciuto negli ultimi decenni, tanto che molti degli argomenti da esse trattati, quali il riscaldamento globale e le previsioni del tempo, sono diventati oggetto di frequente discussione pubblica. Tutto ciò ha fatto nascere una consistente domanda di formazione nei suddetti campi disciplinari, domanda che in Italia non trova adeguata risposta, diversamente da quanto si riscontra in altri Paesi. È per colmare questa lacuna formativa in ambito accademico che si è ritenuto opportuno inserire, a partire dall’anno accademico 2016-17, un Curriculum Climatologico nell’ambito del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Ambientali dell’Università di Pisa
Un team di ricercatori internazionali - appartenenti al Politecnico di Milano, all'Università di Pisa, al CNR, al Politecnico di Torino, al Museo Egizio del Cairo e all'Università di Fayoum, oltre che alla ditta XGLab - ha documentato l'origine meteoritica del ferro della lama del pugnale appartenuto a Tutankhamun, l'antico sovrano egizio, noto come il faraone bambino, vissuto nel XIV secolo avanti Cristo.
Questo studio risolve una questione lungamente dibattuta tra gli studiosi fin dalla scoperta del pugnale, che fu trovato sul corpo della mummia nel 1925 dall'archeologo Howard Carter e conferma come gli antichi egizi attribuissero un grande valore al ferro di origine meteoritica, usandolo per la produzione di oggetti preziosi. L'elevata qualità della manifattura della lama del pugnale testimonia, inoltre, l'alto livello raggiunto nella lavorazione del ferro già all'epoca di Tutankhamun.
Alla ricerca, hanno partecipato i professori Massimo D’Orazio e Luigi Folco, del dipartimento di Scienze della Terra dell'Ateneo pisano. I due docenti coordinano il gruppo di ricerca pisano per lo studio delle meteoriti, che si conferma così un riferimento scientifico a livello internazionale per le scienze planetarie, con significativi contributi in campo archeologico.
L'articolo completo pubblicato su "Meteoritics and Planetary Science" è consultabile sul sito della casa editrice Wiley, all'indirizzo: http://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1111/maps.12664/abstract
Il giorno sabato 28 maggio 2016 alle ore 9.00 presso la sala della Misericordia di Seravezza sarà presentata la "Carta Geomorfologica e Neotettonica delle Alpi Apuane".
Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
La carta è stata realizzata nell'ambito di una collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa e il Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente dell'Università di Siena per conto del Parco delle Alpi Apuane.
Le due tavole della "Carta Geomorfologica e Neotettonica delle Alpi Apuane" e relativo articolo sono pubblicate sulla rivista Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria e sono liberamente scaricabili al link http://gfdq.glaciologia.it/038_2_08_2015
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