Le peculiarità geologiche dei siti minerari dell’Alta Versilia rendono queste località dei geositi conosciuti a livello mondiale e possono essere definite veri e propri laboratori naturali per gli studenti e gli studiosi di geologia. Al valore scientifico si aggiunge quello storico poiché i siti minerari offrono una storia di oltre 500 anni dell’attività estrattiva documentata sia da fonti storiche sia dagli scavi ancora visibili sul territorio, il tutto inserito in un contesto paesaggistico/ambientale unico.

Sebbene numerose azioni di valorizzazione siano state tentate nel corso degli anni e in alcuni siti siano stati eseguiti parziali lavori di fruizione turistica, la maggior parte di queste località sono ancora sconosciute alla popolazione. Da risorsa industriale del passato più o meno lontano, a realtà dimenticata del presente (e in taluni casi problema ambientale), il complesso di geositi minerari dell’Alta Versilia potrebbe diventare occasione di sviluppo culturale ed economico del futuro.

Per questi motivi sabato 27 agosto 2016 dalle ore 9:30 presso le Scuderie Granducali a Seravezza si terrà la conferenza “I geositi minerari dell’Alta Versilia: passato, presente e futuro”. Per evitare che questa giornata sia un “semplice” resoconto delle peculiarità geologiche e delle attività scientifiche dopo le presentazioni dei relatori si darà spazio alla discussione offrendo la possibilità di mettere seduti ad un tavolo enti pubblici (Comune di Pietrasanta, Comune di Seravezza, Comune di Stazzema, Parco Regionale delle Alpi Apuane), associazioni locali (CAI, Gruppi Speleologici, ecc.) e, ovviamente, i cittadini al fine di apportare proposte per una valorizzazione concreta di questi straordinari geositi.

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La Regione Toscana ha pubblicato per l’assegnazione di voucher per master e dottorati all’estero. E' possibile fare domanda dal 26 settembre al 2 novembre.

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Riccardo Petrini e Chiara Montomoli, docenti del DST, saranno in missione in Nepal dal 10 al 24 agosto. L'obiettivo della missione è quello di migliorare la qualità della vita delle popolazioni rurali di quest'area remota, ma di grande importanza anche culturale, attraverso una implementazione della dieta alimentare tramite apporti di vitamine da agricoltura mirata a questo. Il contesto è quindi multidisciplinare e parte da quello geologico ma sviluppa la componente pedologica, agronomica e geochimica, inclusa la qualità delle acque. Questa attività preliminare, che il DST coordina, vede il supporto del consolato onorario del Nepal a Roma e del Consolato Generale d’Italia a Calcutta che insieme alle autorità monastiche del Mustang permetteranno ai due ricercatori del DST l'accesso all'area e forniranno il supporto logistico. In questa ricerca sono coinvolti agronomi e pedologi delle università di Torino, Bologna e Firenze, l'ISAC-CNR, ICCOM-CNR, l'Univ. di Kathmandu e la Onlus AlteVette. La segreteria generale della FAO fornirà ulteriori supporti e indicazioni. 

Nell’ambito del Progetto Nazionale Lauree Scientifiche (PNLS), recentemente finanziato dal MIUR, si è svolto dal 19 al 21 luglio 2016 sulle Alpi Apuane un Corso Residenziale di Formazione per insegnanti di Scienze delle Scuole Superiori di II grado.

L’iniziativa, denominata "La tettonica delle placche: scopriamo l'oceano ed il continente sulle Alpi Apuane" Un percorso didattico dai libri di testo all'esperienza diretta, è stata organizzata da Chiara Montomoli, Elena Bonaccorsi, Anna Gioncada, Fabio Pieraccioni e Luca Ragaini del Dipartimento di Scienze della Terra ed ha coinvolto 16 insegnanti provenienti da scuole delle province di Lucca, Massa, Pisa e La Spezia.

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Il Dipartimento di Scienze della terra osserverà nel mese di Agosto il seguente orario:

Dal 1 agosto al 5 agosto: apertura 8-14

Dal 6 agosto al 21 agosto: chiusura totale

Dal 22 agosto al 26 agosto: apertura 8-14

Dal 29 agosto verrà ripristinato il normale orario 8-19.

Ci ha lasciati il collega Paolo Scandone.

Paolo Scandone, oltre ad essere stato il primo direttore del Dipartimento di Scienze della Terra, è stato uno dei più importanti e conosciuti geologi italiani.

Ha insegnato presso l'Università di Pisa per oltre 30 anni, tenendo gli insegnamenti di geologia marina, geologia regionale, geologia I, Interpretazione sismica di strutture tettoniche. Ha studiato in dettaglio la struttura superficiale e profonda dell'Appennino Meridionale. Ha inoltre contribuito alla realizzazione del modello strutturale d'Italia. Ha fatto parte di organismi accademici nazionali ed internazionali.

I suoi lavori sulla geologia dell'Italia hanno rappresentato e rappresentano degli importanti  punti di riferimento per l'intera comunità delle scienze della terra.

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