Ricercatori della Faculty of Science della Open University (UK) e del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa (Martin David Suttle, Luigi Folco e Cristian Biagioni) hanno condotto uno studio che si è guadagnato la copertina del numero di ottobre della rivista internazionale Meteoritics and Planetary Science. Il gruppo di ricerca ha determinato per la prima volta la composizione isotopica della tochilinite, un idrossi-solfuro di ferro e magnesio, utlizzando un sofisticato spettrometro di massa noto come nanoSIMS. Il minerale studiato è stato identificato nella meteorite Winchcombe, proveniente da un asteroide ricco in acqua. La formazione della tochilinite registra, in questa meteorite, i primissimi stadi della interazione acqua-roccia avvenuta in corpi celesti primitivi, mattoni costituenti dei pianeti.
La composizione isotopica della tochilinite non era mai stata misurata prima, perchè è un minerale che si trova raramente come fase pura e perchè il suo contenuto di acqua disturba il segnale dell’ossigeno, rendendo la sua misura una vera e propria sfida analitica. Il gruppo di ricerca è riuscito a superare queste difficoltà sviluppando un nuovo standard terrestre, facendo uso di un campione di tochilinite naturale puro proveniente dalla cava Otamo, in Finlandia. I risultati hanno permesso una stima quantitatva delle temperature di alterazione acquosa sull’asteroide progenitore di ~135 ˚C.