Descritto da Giulio Cesare (De Bello Gallico, 6-28) come di dimensioni di poco inferiori all’elefante, l’uro ha dominato le faune dell’Eurasia e del Nord Africa a partire da circa 650 mila anni fa, per poi subire un forte declino dalla fine del Pleistocene fino alla sua estinzione, circa 400 anni fa.
Lo studio del DNA antico e dei fossili di uro hanno permesso di ricostruire la diversità di questa specie nel corso del tempo e di comprendere i caratteri evolutivi e le dinamiche di dispersione che hanno caratterizzato le varie popolazioni. I cambiamenti climatici del Quaternario e le interazioni con l’uomo, in particolare con la domesticazione, hanno inciso in modo indelebile sul destino di questa specie.
Journal reference: The genomic natural history of the aurochs. Nature, 2024; DOI: 10.1038/s41586-024-08112-6