IN CORSO DI PUBBLICAZIONE UN LAVORO DEL PROF. ARMIENTI SUL MATEMATICO FIBONACCI

La prestigiosa rivista “Journal of Cultural Heritage” ha in corso di pubblicazione un lavoro del Prof. Pietro Armienti dedicato a un intarsio di marmo della facciata della chiesa di San Nicola in Pisa che ha offerto l’opportunità di comprendere l’altissimo livello raggiunto dalla cultura della Repubblica marinara tra il XII e il XIII secolo, al culmine della sua potenza.

Per saperne di più ascolta l'intervista del prof. Armienti

I segni del tempo avevano reso illegibili per secoli le brillanti intuizioni che segnarono a Pisa la nascita di una scuola di pensiero capace di trasformare la visione medievale del mondo e di fare della città la culla della pensiero scientifico moderno. Il messaggio, affidato al tempo nella lunetta del portale principale della chiesa, è emerso in tutti i dettagli che ne hanno permesso l’interpretazione grazie ad un recente restauro che ha riportato i marmi all’originario splendore. L’intarsio mostra le eleganti simmetrie di un raffinato arabesco ma non è semplicemente il testimone degli intensi rapporti della Repubblica Marinara di Pisa con il mondo arabo, né si tratta di un ornamento o di un repertorio di figure geometriche, ma è una firma e, insieme, il riconoscimento della Sapienza del Creatore che tutto conforma alla perfezione del Creato secondo regole riconoscibili.

ABACO

L’intarsio fa esplicito riferimento alla serie di Fibonacci nei circoli distribuiti al suo interno: se si assume come unitario il diametro dei più piccoli i più grandi hanno diametro doppio, i successivi triplo mentre quelli di diametro 5 sono divisi in spicchi nei quadratini ai vertici del quadrato in cui è inscritto il cerchio principale, quello centrale ha diametro 13 mentre il cerchio che circoscrive i quadratino negli angoli ha diametro 8. Gli altri elementi dell’intario disposti secondo tracce circolari individuano circonferenze di raggio 21 e 34, infine il cerchio che circoscrive l’intarsio ha diametro 55 volte più grande del circolo minore. 1,2,3,5,8,13,21,34,55 sono i primi nove elementi della successione di Fibonacci: il riferimento non potrebbe essere più esplicito e collega direttamente l’intarsio all’opera del grande matematico o ad una cerchia di suoi diretti collaboratori o allievi.

L’intarsio di fatto è un abaco per rappresentare numeri irrazionali come 2  oltre che calcolare con una ottima approssimazione sui lati dei poligoni regolari inscribili nel cerchio diametro maggiore.

La presenza nell’intarsio di così numerosi riferimenti simbolici ne fa un’icona del pensiero filosofico medioevale e ne rivela aspetti che preparano il pensiero scientifico moderno. Si tratta dunque di un importante monumento la cui presenza era stata concepita per l’educazione delle élites, secondo il programma della filosofia scolastica: un dono prezioso della sapienza degli antichi giunto dopo ottocento anni di oblio e la cui presenza va valorizzata.