La rivista scientifica internazionale Geobiology (Geobiology, v. 4-14, p. 315-416) ha riservato la copertina del numero di luglio alla ricerca dedicata ad un organismo unicellulare primitivo.

L’articolo " Selective zircon accumulation in a new benthic foraminifer, Psammophaga zirconia, sp. nov." illustra come questo organismo, un foraminifero a guscio organico, seleziona e ingloba nel citoplasma principalmente cristalli di zircone. La ricerca multidisciplinare, è stata svolta da biologi, geologi e chimici, fra cui i ricercatori del DST dell’Università di Pisa, Caterina Morigi e Sergio Rocchi."

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Il Prof. Livio Trevisan, deceduto alla fine del ’96, è stato una delle più eminenti figure della geologia italiana. Ha diretto per molti l’Istituto di Geologia dell’Università di Pisa e i suoi contributi nel campo delle scienze della Terra hanno costituito un riferimento per molte generazioni di geologi. Per una biografia di Livio Trevisan consulta: http://www.sba.unipi.it/it/risorse/archivio-fotografico/persone-in-archivio/trevisan-livio

Livio Trevisan si è occupato per molti anni di geografia fisica, tenendo anche il relativo insegnamento presso il corso di laurea di scienze geologiche.

Le dispense del corso di geografia fisica sono state recuperate e trascritte da un allievo del Prof. Trevisan, il Prof. Luigi Carmignani, ora professore ordinario di geologia applicata all’Università di Siena, che le ha messo a disposizione all’indirizzo: http://www.geotecnologie.unisi.it/trevisan/

In Agosto sul litorale di Capalbio è stata effettuata un'indagine GPR per verificare l'efficacia del metodo nell'individuazione di siti di deposizione di uova di tartarughe marine.

A seguito dell'avvistamento da parte di turisti di un esemplare di Caretta caretta è stata delimitata un'area dove si presume l'esistenza delle uova (tipicamente circa 100) deposte ad un intervallo di profondità fra 50 e 100 cm. A seguito dei contatti con ARPAT e con lo scopo di verificare se il metodo possa essere impiegato estensivamente sulle aree di spiaggia, è stata eseguita l'indagine in cooperazione con Geostudi Astier srl (Livorno). E' stato impiegato un GPR prodotto da IDS spa ed equipaggiato con un array di 7 antenne operanti a 200 MHz di frequenza nominale.

La prima elaborazione dei dati sembra confermare l'esistenza del nido, ma sarà la schiusa delle uova prevista per Settembre ha confermare l'esattezza dell'interpretazione dei dati. In caso di successo sarebbe il primo caso di indagine di questo tipo nel Mediterraneo.

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Il Collegio Nazionale dei Consigli di Corso di Studio in Geologia e Geofisica promuove una giornata di riflessione sulle potenzialità e sulle criticità dell'insegnamento delle Scienze della Terra nella scuola italiana. L'incontro, previsto il 18 ottobre 2016 nell’ Aula Magna dell'Università degli Studi Roma Tre, si rivolge a docenti delle università e delle scuole ed avrà come focus la sinergia tra università e scuola per un migliore insegnamento delle scienze della Terra, non solo ai fini della conoscenza disciplinare ma anche con l'intento di formare cittadini attivi e consapevoli del territorio in cui vivono.

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La Regione Toscana ha pubblicato per l’assegnazione di voucher per master e dottorati all’estero. E' possibile fare domanda dal 26 settembre al 2 novembre.

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Riccardo Petrini e Chiara Montomoli, docenti del DST, saranno in missione in Nepal dal 10 al 24 agosto. L'obiettivo della missione è quello di migliorare la qualità della vita delle popolazioni rurali di quest'area remota, ma di grande importanza anche culturale, attraverso una implementazione della dieta alimentare tramite apporti di vitamine da agricoltura mirata a questo. Il contesto è quindi multidisciplinare e parte da quello geologico ma sviluppa la componente pedologica, agronomica e geochimica, inclusa la qualità delle acque. Questa attività preliminare, che il DST coordina, vede il supporto del consolato onorario del Nepal a Roma e del Consolato Generale d’Italia a Calcutta che insieme alle autorità monastiche del Mustang permetteranno ai due ricercatori del DST l'accesso all'area e forniranno il supporto logistico. In questa ricerca sono coinvolti agronomi e pedologi delle università di Torino, Bologna e Firenze, l'ISAC-CNR, ICCOM-CNR, l'Univ. di Kathmandu e la Onlus AlteVette. La segreteria generale della FAO fornirà ulteriori supporti e indicazioni. 

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