Come è cambiata la biodiversità del Mediterraneo alla fine del Miocene

Studio pubblicato su Science Advance dei paleontologi del DST Giovanni Bianucci e Alberto Collareta.

Allo studio pubblicato su Science Advance hanno partecipato Giovanni Bianucci e Alberto Collareta, paleontologi del DST.

https://www.science.org/doi/epdf/10.1126/sciadv.adp1134

Nella ricerca è stata quantificata la diversità tassonomica del Mediterraneo di molti gruppi di organismi marini - inclusi i cetacei e gli squali analizzati dai paleontologi del DST - nell’intervallo di tempo che va dal Miocene Superiore al Pliocene Inferiore (da 11,63 a 3,6 milioni di anni fa).

Lo studio ha messo in evidenza profondi cambiamenti nella diversità del biota dovuti al raffreddamento climatico globale e alla restrizione della connessione del Mediterraneo con l'Oceano Atlantico che ha raggiunto il picco con la crisi di salinità del Messiniano.

Comprendere il cambiamento della biodiversità marina nel passato è fondamentale per prevedere gli impatti del cambiamento climatico attuale nei bacini marini semi-chiusi simili al Mediterraneo.