INQUINAMENTO DA TALLIO NELL'ACQUA DI VALDICASTELLO CARDUCCI (PIETRASANTA)

Nell'ambito di ricerche mineralogiche, geochimiche e idrogeologiche condotte da un gruppo di ricercatori del Dipartimento (M. D'Orazio, R. Petrini, R. Giannecchini, C. Biagioni e S. Vezzoni) nelle ex aree minerarie delle Alpi Apuane meridionali (comuni di Pietrasanta, Stazzema e Fabbriche di Vergemoli), è stata individuata la presenza di una diffusa mineralizzazione a tallio; sono state inoltre evidenziate elevate concentrazioni di questo metallo in una serie di solfuri, in particolare pirite.

Tale scoperta, pubblicata sulla rivista internazionale GEOLOGY (Biagioni et al., 2013), è rilevante anche per una serie di implicazioni ambientali e sanitarie, data la riconosciuta tossicità di questo elemento per l’uomo. Le indagini si sono quindi estese alla fase acquosa ed alle modalità di dispersione del contaminante nell’ecosistema. Su questi temi i ricercatori del DST hanno immediatamente informato e costantemente aggiornato le Istituzioni competenti riguardo l’andamento dello studio. In particolare, all’ inizio del mese di settembre 2014 le analisi hanno evidenziato la presenza di tallio in concentrazioni di rilievo nelle acque della rete idrica dell’abitato di Valdicastello Carducci. A seguito di verifiche ulteriori e accertamenti, il giorno 3 ottobre 2014 il Sindaco di Pietrasanta emetteva Ordinanza di divieto di utilizzo dell'acqua dell'acquedotto di Valdicastello Carducci per uso alimentare.