Giovedì 29 settembre (h. 9.30 - 16.00) presso il Dipartimento di Scienze della Terra (Univ. di Pisa) si terrà un ciclo di seminari dal titolo “Himalaya, Karakorum e Tibet: approccio multidisciplinare allo studio di un orogene collisionale” ed organizzato dalla Prof. Chiara Montomoli e dal Dott. Salvatore Iaccarino, con il supporto e la collaborazione dell' Italian Group of Himalayan Geology - sezione della Società Geologica Italiana.

Si tratta di un ciclo di seminari brevi sulle tematiche principali della catena a partire dallo stato dell'arte e discussione sulle problematiche aperte e le prospettive future.

In particolare, data la multidisciplinarietà dell'evento, verrà illustrato come le varie discipline geologiche (e.g. stratigrafia, geologia strutturale o la petrologia) portano un diverso e prezioso contributo alla comprensione dei processi attivi durante la formazione delle catene collisionali e sul loro possibile impatto a scala globale.

L’iniziativa è rivolta a studenti, dottorandi e ricercatori, e per i dottorandi è prevista l'acquisizione di 1CFU.

 

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Le peculiarità geologiche dei siti minerari dell’Alta Versilia rendono queste località dei geositi conosciuti a livello mondiale e possono essere definite veri e propri laboratori naturali per gli studenti e gli studiosi di geologia. Al valore scientifico si aggiunge quello storico poiché i siti minerari offrono una storia di oltre 500 anni dell’attività estrattiva documentata sia da fonti storiche sia dagli scavi ancora visibili sul territorio, il tutto inserito in un contesto paesaggistico/ambientale unico.

Sebbene numerose azioni di valorizzazione siano state tentate nel corso degli anni e in alcuni siti siano stati eseguiti parziali lavori di fruizione turistica, la maggior parte di queste località sono ancora sconosciute alla popolazione. Da risorsa industriale del passato più o meno lontano, a realtà dimenticata del presente (e in taluni casi problema ambientale), il complesso di geositi minerari dell’Alta Versilia potrebbe diventare occasione di sviluppo culturale ed economico del futuro.

Per questi motivi sabato 27 agosto 2016 dalle ore 9:30 presso le Scuderie Granducali a Seravezza si terrà la conferenza “I geositi minerari dell’Alta Versilia: passato, presente e futuro”. Per evitare che questa giornata sia un “semplice” resoconto delle peculiarità geologiche e delle attività scientifiche dopo le presentazioni dei relatori si darà spazio alla discussione offrendo la possibilità di mettere seduti ad un tavolo enti pubblici (Comune di Pietrasanta, Comune di Seravezza, Comune di Stazzema, Parco Regionale delle Alpi Apuane), associazioni locali (CAI, Gruppi Speleologici, ecc.) e, ovviamente, i cittadini al fine di apportare proposte per una valorizzazione concreta di questi straordinari geositi.

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Lo studio dei composti organici per ricostruzioni paleoclimatiche e paleoambientali in archivi diversi (sedimenti lacustri e marini, ghiacci, carbonati di grotta) si è oggi affermato come fondamentale complemento dei dati proxy comunementi utilizzati per comprendere l’evoluzione climatica passata. In questo ambito esistono criticità e notevoli potenzialità di sviluppo futuro che rendono queste ricerche di punta all’interno della paleoclimatologia. Il Dipartimento di Scienze ambientali dell’Università di Venezia è leader mondiale nello studio dei composti organici in particolare all’interno di carote di ghiaccio e sedimenti lacustri. Il 6 luglio 2016 alle ore 12,00 in Aula C del Dipartimento di Scienze della Terra il Dr. Dario Battistel, dell’Università di Venezia terrà un seminario dal titolo: “The signals behind the stories. Some considerations from biomarker records in lake and ice cores.

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Il giorno sabato 28 maggio 2016 alle ore 9.00 presso la sala della Misericordia di Seravezza sarà presentata la "Carta Geomorfologica e Neotettonica delle Alpi Apuane".

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

La carta è stata realizzata nell'ambito di una collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa e il Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente dell'Università di Siena per conto del Parco delle Alpi Apuane.

Le due tavole della "Carta Geomorfologica e Neotettonica delle Alpi Apuane" e relativo articolo sono pubblicate sulla rivista Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria e sono liberamente scaricabili al link http://gfdq.glaciologia.it/038_2_08_2015

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Gli impatti cosmici furono un processo geologico dominante agli albori del Sistema Solare. Dopo una prima gigantesca collisione della proto-Terra che avrebbe portato alla formazione della Luna, sia la Terra che la Luna subirono un intenso bombardamento tra i 4.5 e i 3.9 miliardi di anni fa. Per quanto rara e ambigua sia la testimonianza registrata nelle pochissime rocce e minerali della Terra che si formarono in quel periodo, studi recenti sostengono che gli impatti cosmici abbiano avuto un ruolo rilevante nell'innesco della evoluzione geologica del nostro pianeta, con la formazione della litosfera, idrosfera e atmosfera.

Lunedi 13 giugno, alle ore 14, presso la Aula C del Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa, Simone Marchi, Senior Research Scientist presso il Solar System Exploration Research Virtual Institute, Southwest Research Institute, Boulder, CO, USA, terrà un seminario intitolato "Proto-Earth: Widespread mixing and burial of Earth’s Hadean crust by asteroid impacts", discutendo il ruolo degli impatti sulla storia geologica della superficie della proto-Terra. Il seminario è rivolto a studenti della Laurea Magistrale, dottorandi, ricercatori e docenti.

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Il 19 maggio il Prof. Dávid Karátson terrà una serie di seminari di geomorfologia del vulcanico e di vulcanologia fisica nell’ambito del programma Erasmus plus.

Dávid Karátson è professore di geografia fisica e geomorfologia alla ELTE University di Budapest, dove è Direttore del Dipartimento di Geografia Fisica e Direttore dell'Istituto di Geografia e delle Scienze della Terra. La sua attività di ricerca include vulcanologia fisica, geomorfologia del vulcanico e stratigrafia del vulcanico dei Carpazi, Italia (Etna, Eolie), Spagna (Canarie), Grecia (Santorini), Francia (Auvergne), Ande Centrali, Giappone, SW Usa. Durante la sua carriera ha ottenuto diversi grants nazionali e internazionali (e.g. Fulbright, Humboldt) e ha partecipato a progetti internazionali in Francia, Germania, Italia e USA. Ha avuto/ha da lungo tempo collaborazioni con ricercatori italiani, sia del DST di Pisa che dell'INGV-Pisa.

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