La terza edizione del Forum Internazionale del Mare e delle Coste, organizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, in collaborazione col sindaco Umberto Buratti del Comune di Forte dei Marmi, avrà luogo all’UNA Hotel & Resort di Forte dei Marmi (LU) tra il 13 e il 15 ottobre 2016 e chiuderà il ciclo di tre eventi cominciato nel 2014, ma che in realtà prosegue una prima iniziativa congressuale avvenuta nel 2001 voluta dal prof Rosi e dall'allora sindaco di Forte dei Marmi. Anche quest'anno esperti internazionali provenienti da diverse realtà accademiche e non si riuniranno per portare il proprio contributo riguardante un tema di assoluta rilevanza quale la gestione delle coste.

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Domani, mercoledì 14 settembre 2016, alle ore 14,00 in Aula C, presso il Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa (Via S. Maria, 53) Il Dott. Fernando Berro discuterà la sua Tesi di Dottorato dal titolo: In-situ monitoring station for silica scale formation.

Si tratta della discussione finale del XXVIII Ciclo di Dottorato, che appartiene al Dottorato Regionale di Scienze della Terra "Pegaso".

Siete tutti invitati a partecipare

Giovedì 29 settembre (h. 9.30 - 16.00) presso il Dipartimento di Scienze della Terra (Univ. di Pisa) si terrà un ciclo di seminari dal titolo “Himalaya, Karakorum e Tibet: approccio multidisciplinare allo studio di un orogene collisionale” ed organizzato dalla Prof. Chiara Montomoli e dal Dott. Salvatore Iaccarino, con il supporto e la collaborazione dell' Italian Group of Himalayan Geology - sezione della Società Geologica Italiana.

Si tratta di un ciclo di seminari brevi sulle tematiche principali della catena a partire dallo stato dell'arte e discussione sulle problematiche aperte e le prospettive future.

In particolare, data la multidisciplinarietà dell'evento, verrà illustrato come le varie discipline geologiche (e.g. stratigrafia, geologia strutturale o la petrologia) portano un diverso e prezioso contributo alla comprensione dei processi attivi durante la formazione delle catene collisionali e sul loro possibile impatto a scala globale.

L’iniziativa è rivolta a studenti, dottorandi e ricercatori, e per i dottorandi è prevista l'acquisizione di 1CFU.

 

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Le peculiarità geologiche dei siti minerari dell’Alta Versilia rendono queste località dei geositi conosciuti a livello mondiale e possono essere definite veri e propri laboratori naturali per gli studenti e gli studiosi di geologia. Al valore scientifico si aggiunge quello storico poiché i siti minerari offrono una storia di oltre 500 anni dell’attività estrattiva documentata sia da fonti storiche sia dagli scavi ancora visibili sul territorio, il tutto inserito in un contesto paesaggistico/ambientale unico.

Sebbene numerose azioni di valorizzazione siano state tentate nel corso degli anni e in alcuni siti siano stati eseguiti parziali lavori di fruizione turistica, la maggior parte di queste località sono ancora sconosciute alla popolazione. Da risorsa industriale del passato più o meno lontano, a realtà dimenticata del presente (e in taluni casi problema ambientale), il complesso di geositi minerari dell’Alta Versilia potrebbe diventare occasione di sviluppo culturale ed economico del futuro.

Per questi motivi sabato 27 agosto 2016 dalle ore 9:30 presso le Scuderie Granducali a Seravezza si terrà la conferenza “I geositi minerari dell’Alta Versilia: passato, presente e futuro”. Per evitare che questa giornata sia un “semplice” resoconto delle peculiarità geologiche e delle attività scientifiche dopo le presentazioni dei relatori si darà spazio alla discussione offrendo la possibilità di mettere seduti ad un tavolo enti pubblici (Comune di Pietrasanta, Comune di Seravezza, Comune di Stazzema, Parco Regionale delle Alpi Apuane), associazioni locali (CAI, Gruppi Speleologici, ecc.) e, ovviamente, i cittadini al fine di apportare proposte per una valorizzazione concreta di questi straordinari geositi.

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Lo studio dei composti organici per ricostruzioni paleoclimatiche e paleoambientali in archivi diversi (sedimenti lacustri e marini, ghiacci, carbonati di grotta) si è oggi affermato come fondamentale complemento dei dati proxy comunementi utilizzati per comprendere l’evoluzione climatica passata. In questo ambito esistono criticità e notevoli potenzialità di sviluppo futuro che rendono queste ricerche di punta all’interno della paleoclimatologia. Il Dipartimento di Scienze ambientali dell’Università di Venezia è leader mondiale nello studio dei composti organici in particolare all’interno di carote di ghiaccio e sedimenti lacustri. Il 6 luglio 2016 alle ore 12,00 in Aula C del Dipartimento di Scienze della Terra il Dr. Dario Battistel, dell’Università di Venezia terrà un seminario dal titolo: “The signals behind the stories. Some considerations from biomarker records in lake and ice cores.

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Il giorno sabato 28 maggio 2016 alle ore 9.00 presso la sala della Misericordia di Seravezza sarà presentata la "Carta Geomorfologica e Neotettonica delle Alpi Apuane".

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.

La carta è stata realizzata nell'ambito di una collaborazione tra il Dipartimento di Scienze della Terra dell'Università di Pisa e il Dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente dell'Università di Siena per conto del Parco delle Alpi Apuane.

Le due tavole della "Carta Geomorfologica e Neotettonica delle Alpi Apuane" e relativo articolo sono pubblicate sulla rivista Geografia Fisica e Dinamica Quaternaria e sono liberamente scaricabili al link http://gfdq.glaciologia.it/038_2_08_2015

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