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9 ottobre 2018 - “Curvature-driven flows explain where Martian river flows” - prof. Gabor Domókos

Il  9 ottobre alle ore 13,00 in aula C, presso il Dipartimento di Scienze della Terra  il prof. Gabor Domókos della Budapest University of Technology and Economics terrà il seminario dal titolo:

“Curvature-driven flows explain where Martian river flows”


Il rover della NASA “Curiosity” nel 2012 inviò immagini sbalorditive di ciottoli arrotondati sulla superficie di Marte. Sembrò plausibile ritenere che questi ciottoli si fossero arrotondati a causa del trasporto subito in un fiume non più esistente. Servivano tuttavia prove più significative a sostegno. La teoria matematica che finalmente permise di argomentare i processi geofisici si basa su una curiosa idea di uno dei matematici più importanti del 20° secolo, V.I. Arnold, che nel 1995 immaginò l’esistenza di un solido convesso, omogeneo, con due soli punti di equilibrio statico. Dieci anni più tardi fu costruito il primo oggetto che possedeva tali caratteristiche, il Gömböc. La peculiarità di questo solido è l’auto-posizionamento in un’unica posizione di equilibrio su qualsiasi superficie piana e sotto l’effetto della gravità. Il Gömböc è molto raro in natura, pertanto sembrò essere niente altro che una curiosità matematica. Fu quindi una sorpresa quando fu scoperto che il Gömböc gioca un importante ruolo nella teoria che spiega l’evoluzione delle forme in natura, quali granelli di sabbia, ciottoli o asteroidi. Nonostante che a prima vista la connessione possa sembrare forzata, dati di laboratorio e di campagna hanno mostrato un convincente accordo con le predizioni basate sulla teoria, cosa che è risultata cruciale per comprendere la provenienza di ciottoli di Marte.

Presentazione dell’autore
Gabor Domokos, matematico ungherese, è professore ordinario presso il Department of Mechanics, Materials and Structures della Budapest University of Technology and Economics dal 1996, oltre che Direttore del Morphodynamics Research Group della Hungarian Academy of Science a partire dal 2017. I suoi interessi di ricerca principali riguardano lo studio delle forme dei solidi e la loro evoluzione negli ambienti naturali sulla base dell’analisi dei descrittori di forma quali per esempio i punti di stabilità e di instabilità. Insieme ad un suo studente, P. Varkonyi, ha modellizzato matematicamente il solido geometrico chiamato Gömböc, caratterizzato dal possedere solo due punti di equilibrio statico.