Un Paese in crescita non può prescindere dal supporto della ricerca scientifica. In Arabia Saudita due delle più importanti attività industriali sono, senza dubbio, quella petrolifera e quella legata alla desalinizzazione di acqua salata per la produzione di acqua potabile. Entrambe queste realtà si sono evolute nel tempo con l’obiettivo di abbattere i costi e ridurre il loro impatto sull’ambiente. Questa evoluzione necessita il supporto della ricerca scientifica per approdare a livelli tecnologici adeguati al mondo in cui viviamo. Due importanti problematiche legate a queste due attività sono la corrosione, dovuta all’attività microbica, delle strutture in ambiente marino, quali torri di raffreddamento e tubature e la bioincrostazione (biofouling in inglese) delle membrane necessarie per desalinizzare acqua salata. La prima è la causa di numerosi disastri ambientali e di ingenti perdite economiche per le industrie petrolifere, mentre il biofouling è un fenomeno comune a tutti i sistemi in cui vengono utilizzate delle membrane per filtrare diversi tipi di acque. Infatti, I microorganismi presenti nell’acqua vengono depositati sulla membrana creando un biofilm che occlude i pori, con la conseguente necessità di aumentare la pressione transmembrana e di sostituire le membrane frequentemente. Per ridurre l’impatto economico di questi fenomeni vengono utilizzati prodotti chimici (cloro o composti di ammonio quaternario) che sono spesso poco efficaci contro la complessa struttura del biofilm e sono nocivi per l’ambiente con cui vengono a contatto. La mia ricerca ha l’obiettivo di analizzare metodi alternativi per risolvere queste problematiche, in modo da ridurre il dosaggio di biocidi, pur mantenendo un’adeguata efficacia contro questi microorganismi.