FORUM INTERNAZIONALE DEL MARE E DELLE COSTE

La terza edizione del Forum Internazionale del Mare e delle Coste, organizzato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa e dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara, in collaborazione col sindaco Umberto Buratti del Comune di Forte dei Marmi, avrà luogo all’UNA Hotel & Resort di Forte dei Marmi (LU) tra il 13 e il 15 ottobre 2016 e chiuderà il ciclo di tre eventi cominciato nel 2014, ma che in realtà prosegue una prima iniziativa congressuale avvenuta nel 2001 voluta dal prof Rosi e dall'allora sindaco di Forte dei Marmi. Anche quest'anno esperti internazionali provenienti da diverse realtà accademiche e non si riuniranno per portare il proprio contributo riguardante un tema di assoluta rilevanza quale la gestione delle coste.

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In particolare, la ridistribuzione delle sabbie nell’ambiente costiero sarà l'argomento principale del Forum 2016: il movimento delle sabbie lungo costa è uno dei tanti fattori da cui dipende lo stato di salute delle spiagge, e in questo senso un approfondimento è tanto necessario quanto utile per aumentare la consapevolezza su tale tematica. Come sempre, l’evento sarà suddiviso in tre giornate: le prime due, giovedì e venerdì, ad ingresso libero per chiunque volesse partecipare (sarà previsto servizio di traduzione simultanea), la terza aperta esclusivamente ai relatori invitati, che si riuniranno per discutere i temi emersi durante le giornate precedenti al fine di produrre un documento riassuntivo di questa edizione del Forum.

Entrando nel dettaglio, il Forum si aprirà giovedì 13 con una sessione relativa alle problematiche connesse alla gestione delle foci fluviali: gli interventi verteranno sui processi morfodinamici che regolano la distribuzione dei sedimenti dai fiumi e le modalità di ridistribuzione degli stessi lungo costa insieme a casi studio provenienti da corsi d'acqua specifici (quali per esempio Arno e Magra). Il tema della ridistribuzione delle sabbie non sarà trattato solo da un punto di vista dei processi naturali, ma anche alla luce delle attività antropiche compiute sia in ambiente fluviale che costiero attraverso dragaggi e ripascimenti, che sempre più apportano un contributo significativo per la gestione delle coste. Il pomeriggio del giovedì e la mattina del venerdì saranno invece destinati all’analisi di alcuni casi di gestione delle spiagge provenienti da Paesi esteri, quali Spagna e Stati Uniti, e anche da altre zone del territorio italiano, quali la Regione Sardegna e il litorale del Golfo di Follonica. La conoscenza di come lo stesso problema venga affrontato in altre realtà con tecniche e modalità differenti tra loro, spesso efficaci, potrà fornire utili indicazioni anche per la costa apuo-versiliese.

A conclusione della giornata di venerdì 14, ampio sarà lo spazio per discutere delle tematiche trattate e, non meno importante, dell'eredità che il ciclo di eventi lascerà per gli anni a venire. Lo scopo principale alla base dell’organizzazione del Forum Internazionale del Mare e delle Coste, infatti, consisteva anche nella sensibilizzazione ai problemi legati all’aumento delle conoscenze scientifiche dei processi che agiscono sulle coste e a quelli connessi alla loro gestione. In questo senso, uno dei principali risultati ottenuti a seguito degli eventi organizzati a Forte dei Marmi riguarda la costituzione voluta da Giovanni Sarti del dipartimento di scienze della terra di Pisa e dal suo team di collaboratori di un gruppo di ricerca comprendente tutte le tre università toscane (Pisa, Firenze e Siena), che affronterà lo studio delle coste attraverso un approccio integrato multidisciplinare (geologico, biologico, ingegneristico) analizzando la costa in una dimensione trasversale (trasporto del sedimento dai bacini fluviali fino a raggiungere il mare aperto) ed in una orizzontale ( distribuzione della sabbia lungo costa e processi correlati), considerando quindi gli ambienti fluviale e costiero come unitari e non distinti e separati; allo stesso modo, i processi legati alle spiagge saranno analizzati alla scala della unità fisiografica e non di limiti territoriali e amministrativi (la costa apulo-versiliese fa parte della unità fisiografica, cioè del tratto di costa nel quale è circoscritto il trasporto sedimentario che va da il fiume Magra fino a Calambrone, appena a Nord del porto di Livorno). Una sfida, un cambio di paradigma che se andrà a sistema porterà verso una gestione consapevole del territorio costiero ma che necessita però (ed in questo la sfida più difficile) della stretta sinergia tra università istituzioni e portatori di interesse.