IL DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA IMPEGNATO SUL TEMA GEOLOGICO-AMBIENTALE DELLA CONTAMINAZIONE DA TALLIO

Il Dipartimento di Scienze della Terra è tra i firmatari del protocollo d'intesa che il presidente della Regione, Enrico Rossi, ha firmato il 2 febbraio. Il protocollo d'intesa  istituisce una cabina di regia per contrastare la contaminazione da tallio a Pietrasanta e Valdicastello. Insieme alla Regione, oltre all'Università di Pisa – Dipartimento di Scienze della Terra,  hanno firmato Provincia di Lucca, Comune di Pietrasanta, Asl, Ars, Ait Gaia Spa e Cnr-Istituto di chimica dei composti organo metallici di Pisa. 

"Nel mondo casi di questo tipo sono rarissmi e l'impostazione che abbiamo dato come Regione Toscana, insieme a tutti i soggetti coinvolti, è una delle più avanzate - ha affermato Rossi -. Abbiamo messo al lavoro tutte le forze disponibili, Arpat, Asl, Ars, Cnr e Università di Pisa perché si affrontasse il problema nel modo scientificamente più corretto e, penso, che questo caso potrà fare scuola per il futuro". "Quanto abbiamo messo in piedi - ha poi continuato - darà anche un contributo per fare una valutazione dell'acqua, della potabilità, inciderà insomma sulla vita deli cittadini e, non ultimo, aiuterà a capire e studiare gli effetti che il tallio può avere sulla salute delle persone. Ogni ente che oggi ha firmato ha il compito di portare a fattor comune le proprie conoscenze allo scopo di dare poi risultati che certamente non potranno arrivare prima di un anno. Credo che con il nostro intevento tempestivo abbiamo fornito un buon esempio di governo della vicenda e i cittadini gli hanno dato un ampio riconoscimento".

La cabina di regia, che sarà presieduta dal sindaco di Pietrasanta, ha il compito di coordinare le attività finalizzate al contrasto della contaminazione da tallio della zona di Valdicastello e Pietrasanta centro storico. Opererà attraverso due gruppi di lavoro: uno per la parte ambientale e uno per la parte sanitaria. Il primo, presieduto dall'assessore all'ambiente del Comune di Pietrasanta, composto dall'Università di Pisa, Arpat, Ait/Gaia. Il secondo, presieduto dal sindaco di Pietrasanta, composto da rappresentanti della Asl 12, di Ars e Cnr. In entrambi i gruppi di lavoro partecipano rappresentanti dei comitati dei cittadini.

"Questo protocollo, individuando bene chi fa che cosa, consentirà anche ai cittadini di controllare che le cose vengano fatte e gli impegni vengano mantenuti - ha detto l'assessore all'ambiente Anna Rita Bramerini - Nel caso dell'assessorato all'ambiente, tra le altre cose, con Arpat abbiamo deciso anche di estendere il monitoraggio sulle acque profonde per capire se la presenza del tallio non sia manifesta anche in altre parti della Toscana. Ad oggi quanto sucesso a Pietrasanta rappresenta un unicum in Italia ma è anche vero che la presenza di questa sostanza non è normata. Per questo c'è una mia lettera inviata ai Ministeri di salute e ambiente perché prendano in considerazione la vicenda toscana affinché non si ripeta più".

"Dal punto di vista sanitario - ha aggiunto l'assessore Luigi Marroni - mettiamo in atto una serie di dettagliati e numerosi controlli sulla popoalzione in termini di analisi che riguardano sia la presenza della sostanza, sia lo stato complessivo di salute della popolazione, un monitoraggio quindi attentissimo. Inoltre, con Ars faremo uno studio epidemiologico dettagliato su tutta la popoalzione".

"E' stato fatto un grande intervento - ha detto il direttore generale dell'Autorità Idrica Toscana, Alessandro Mazzei - che non ha precedenti nell'affrontare un'emergenza idrica per i cittadini. Ma adesso inizia il lavoro più di lunga portata che l'Autorità Idrica Toscana sta facendo partire in collaborazione con il CNR e l'Università di Pisa. Si tratta di un'analisi tecnico-scientifica per scoprire come eliminare il tallio dall'acqua potabile una volta individuato e gestire al meglio queste situazioni sinora mai affrontate".

Vedi anche: http://www.unipi.it/index.php/tutte-le-news/item/5589-inquinamento-da-tallio-lateneo-nel-tavolo-tecnico-regionale